Anche l'ultimo 'CabarEtTour', il tour 2019 nei maggiori teatri del Valdarno (e non solo) del noto progetto comico scritto ed ideato da Massi Fruchi, si è concluso: dopo la straordinaria apertura quasi sold-out al Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno e le date al Teatro Faliero Pucci di Firenze, al Teatro Comunale di Bucine e allo Spazio (ex cinema) Politeama di Montevarchi, la Compagnia Paro Paro (Annalisa Cuccoli, Gloria Giovannetti, Francesco Marini, Jessica Citroni e, appunto, Massi Fruchi) si è esibita anche al Teatro Excelsior di Reggello, terminando nel modo migliore possibile (sia artisticamente che come successo di pubblico) il proprio ciclo.
Dopo oltre tre anni di attività, l'avventura di "CabarEtto" è arrivata alla fine, come del resto accade per tutte le cose. Lo spettacolo ha vissuto, in quest'ultimo anno di rappresentazioni, alcuni tra i momenti del suo massimo splendore, ricordando anche -oltre alle prestigiose tappe del recente tour- la fortunata partecipazione di un anno fa al Festival Nazionale della Commedia Dialettale "Leonessa d'Oro" 2018 in rappresentanza della Toscana al Teatro Comunale Micheletti di Travagliato (Brescia), con il conseguimento dei premi di "Migliori Attori Emergenti" (per il cast) e del terzo posto nella classifica di gradimento del pubblico (per l'opera).
Salutarsi all'apice del successo, quando il progetto "CabarEtto" sembra aver dato tutto (e oltre) ciò che da esso ci si potesse aspettare, sembra in questo momento la scelta migliore da fare: le emozioni degli attori e le risate del pubblico che lo spettacolo ha saputo regalare negli anni resteranno per sempre nella mente di chi ha vissuto, sopra e sotto il palco, questi divertentissimi eventi, i quali hanno saputo anche portare degli importanti contributi a tante buone cause benefiche diverse.
L'immagine delle statistiche riepilogative dei numeri (certificati) fatti segnare da questa realtà comica è tanto più strabiliante e motivo d'orgoglio per chi ha permesso di realizzare tutto ciò, quanto più si pensi alla difficoltà di far affermare -senza l'appoggio di già note associazioni culturali nè di altri enti simili riconosciuti- un prodotto artistico così innovativo e non convenzionale rispetto alle tradizioni teatrali di zona: una scommessa visionaria, nel suo piccolo, sicuramente stra-vinta grazie a passione, dedizione e perseveranza; e grazie anche e soprattutto ad un pubblico numerosissimo e straordinario che, col tempo, ha anche saputo affezionarsi, permettendo ai ragazzi di regalarsi (e regalare) un sogno!
GRAZIE A TUTTI, DI CUORE, PER SEMPRE!
Il CabarEtto è finito, almeno per ora: l'importante è che chi lo ha conosciuto non si dimentichi più di vivere il proprio quotidiano... TUTTO PARO!